Prog.Arch.Ass.
Diario
Assaggi

"Nuove sostanze"

Leggendo mi sono tornati in mente altri articoli che credo riterrà interessanti.

"Progettare oggi ... implica una profonda riconsiderazione della città e del suo funzionamento ..... emergono modi di guardare alla città rivolti alla complessità, all'interscambio, all'intreccio tra spazi architetture ed ambiente ..."
 

Costruire del marzo 2000
"Ripensare la piazza"   di Angela Vettese
"Da luogo del commercio e degli affari a oasi per il tempo libero o nodo viario. Funzione e concetto dello spazio pubblico sono cambiati e la progettazione deve tenerne conto, senza rincorrere difficili monumentalità"
Ha ancora senso progettare una piazza? ... Una volta si andava in piazza per combinare gli affari: vedere e comperare oggetti ... oggi gli affari si fanno in altri luoghi e anche gli incontri avvengono diversamente ... nella città in cui si transita prevalentemente in auto non si incontra qualcuno "per caso", tantomeno lo si va a cercare in piazza certi che prima o poi arriverà.
Non è un caso che le architetture stupefacenti della nuova generazione prevedeno qualcosa che assomiglia alla piazza, ma lo collochino all'interno di centri commerciali ... piazze interne sono anche i musei di nuova costruzione, disegnati per essere templi laici e luoghi in cui si identifica un'intera comunità ... Un altro ambito in cui sorgono quelle che potremmo chiamare le nuove piazze riscaldate sono naturalmente gli aereoporti, l'unico tipo di architettura monumentale inventata nel XX secolo, luoghi per eccellenza di lunghe attese e shopping ... i migliori architetti si sono impegnati a dare ai viaggiatori la sensazione di essere in un luogo pubblico, dinamico ma accogliente ...

"templi laici e luoghi in cui si identifica un'intera comunità" mi ha stupita trovare in un altro articolo la stessa definizione che lei ha dato al Guggenheim di Gehry durante una lezione; la cosa mi ha spinta a pensare "quali sono i luoghi di questo tipo che conosco?" Esiste una libreria, non molto lontano da casa mia, dove dopo aver scelto ed acquistato il libro puoi fermanti, prendere un caffè, ed accomodarti su di un divano e leggere mentre il resto del mondo, al di sotto del ballatoio della caffetteria, scorre senza turbarti (si incontra più gente di quanto si può immaginare in libreria).

"Se lo Zoning era stato il modo per pianificare la città industriale attraverso la divisione in zone tra loro omogenee e distinte ... la plurifunzionalità e l'integrazione sono diventate la necessità della città dell'informazione... nascono in questo contesto le figure dei flussi, dell'onda, dei gorghi, dei crepacci, dei cristalli liquidi e la "Fluidità" diventa parola chiave. Descrive il costante mutare delle informazioni e mette l'architettura a confronto con le frontiere di ricerca più avanzate dalla biologia all'ingegneria alle nuove fertili aree di sovrapposizione come la morfogenesi, la bioingegneria ecc..."
 

Costruire dell' aprile  1996
"Architettura ipogea"   di Angelo Bugatti
Non si può certo parlare di piscina come comunemente si fà in Italia ... "paradiso acquatico" è quello che più corrisponde a un'opera davvero singolare per collocazione, complessotà linguistica e integrazione funzionale ... nel cuore di un parco ad est di Helsinki, all'interno di un rilievo roccioso, si sviluppa una costruzione entroterra priva di luce naturale ... qui le difficoltà ambientali si sono tradotte nella disposizione di ambienti stupefacenti, lontani dagli edifici cui siamo abituati, e nell'integrazione tra architettura, struttura e impiantistica ...

"L'architettura si insinua nelle maglie dell'esistente, usa e rilancia gli oggetti preesistenti come dei ready-made, crea con le sue articolazioni dinamiche spazi interstiziali tra nuovo e preesistente ... sono grandi opere di ripensamento della città, dlle sue intenzioni, dei suoi flussi dinamici ... una nuova concezione della frammentarietà del paesaggio metropolitano, che è insieme occasione e ragione di molti progetti di oggi ... il grande concetto di paesaggio ... rimette in gioco i rapporti tra architettura e natura. L'architettura guarda alla natura insieme alla scienza e cerca nel difficile, nel complesso, nel tormentato, nell'apparentemente caotico, nuove strutture per il suo farsi ... per permettere allo spazio urbano di essere vivamente partecipe di un rapporto mutevole ... tra edificio ed ambiente ..."
 

Archingeo dell' ottobre 2001
"La sostenibile leggerezza dell'architettura"   di Nicola Marzot
"Bo01 la prima esposzizione svedese sull'abitazione europea che ha riconosciuto nel tema della costruzioni energiticamente sostenibili lo spazio di relazione primario per le strategie di sviluppo della società dell'informazione. E la casa diventa nodo essenziale nella rete delle nuove economie globali"
... tema "la città del domani per una società dell'informazione ecologicamente sostenibile in un'epoca di benessere" traendo spunto dalla consapevolezza che il mondo sta cambiando con una velocità senza precedenti, con le nuove tecnologie che riducono le distanze fisiche e mentali tra gli individui a favore di una sempre più stretta collaborazione, moltiplicandone le opportunità di contatto, l'esposizione si propone di verificare i molteplici effetti della continua fluttuazione dei confini economici politici e culturali prodotta dalla globalizzazione attraverso la realizzazione di un quartiere modello che è destinato ad integrarsi come parte fondamentale nel tessuto della città, attraverso un dosato equilibrio di residenze, uffici ed attività commerciali ... L'intera zona sorge in una posizione strategica, sull'estremità occidentale del porto di Malmo, a stretto contatto con la spiaggia, i parchi urbani ed il centro della città;si tratta di una estesa area industriale dismessa ... L'obbiettivo è quello di garantire la coesione di una plurità di attività urbane, poste a stretto contatto, in modo che tutti possano beneficiare delle opportunità offerte da un ambiente naturale ... una particolare attenzione è stata rivolta alla integrazione con le aree verdi e con la presenza dell'acqua ...

Confesso la mia cultura architettonica, prettamente didattica, è piuttosto arretrata, ma con gli articoli che le ho illustrato, e con quelli che lei ci consiglia, sto cominciando a capire cosa mi fa etichettare come "magica" l'architettura che oggi mi circonda.